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Cosa significano i numeri sul monocolo?

La scheda tecnica del monocolo spiegata in modo facile

Tempo di lettura 12 minuti

I monocoli e i binocoli sono progettati per osservare a distanza e, come ogni strumento, hanno proprie unità di misura e termini tecnici che inizialmente possono sembrare difficili.

Che si tratti di coltivare una nuova passione, toglierti una curiosità o avere maggiori informazioni in previsione di un acquisto, sono sicura che almeno una volta avrai pensato “Cosa significano i numeri che compaiono sul monocolo?

Su Internet puoi trovare modelli differenti come ad esempio 12×50 mm, 10×42 mm, 7×35 mm, ma cosa vuol dire?

In questo articolo potrai imparare cosa significano i numeri che compaiono sul monocolo o sul binocolo, come scegliere il modello adatto a te, quali sono le caratteristiche da ricercare, i principali termini tecnici utilizzati dai produttori e scoprirai consigli utili per osservazioni da professionista.

Seguimi.

COSA PUOI TROVARE IN QUESTA GUIDA
Cosa significano i numeri che compaiono sul monocolo?
Ingrandimento
Diametro delle lenti
Esempio pratico
Campo visivo
Pupilla d’uscita
Estrazione pupillare
Tipi di lenti
Come riconoscere un monocolo professionale?
Miglior monocolo non è un criterio di valutazione
I consigli pratici degli esperti
Come leggere una scheda tecnica in modo semplice

COSA SIGNIFICANO I NUMERI CHE COMPAIONO SUL MONOCOLO?

Per riferirci a monocoli e binocoli e distinguere un modello dall’altro, si utilizzano due cifre: ad esempio 12×50 mm o 10×42 mm.

Il primo numero, chiamato solitamente ingrandimento, indica la potenza, ovvero quante volte le immagini osservate appaiono ingrandite. Un monocolo 12×50 mm ci mostrerà gli oggetti (o i soggetti) 12 volte più vicini, mentre un 10×42 mm avrà una potenza di 10 volte.

Il secondo numero dopo la x è espresso in millimetri e indica il diametro della lente dell’obiettivo. Un monocolo 12×50 mm avrà una lente obiettivo di 50 mm di diametro, mentre un 10×42 mm avrà un obiettivo di 42 mm.

Facile vero? Andiamo avanti e guardiamo nel dettaglio.

INGRANDIMENTO

L’ingrandimento è il primo numero del monocolo e indica di quante volte le immagini risultano vicine.

Maggiore ingrandimento dell’immagine = Minore angolo di campo. Cosa significa?

Se l’immagine appare più grande ai nostri occhi, l’angolo di campo (ovvero lo spazio da inquadrare) è più ristretto. Quando si osserva con il monocolo, le vibrazioni della mano possono rendere l’immagine inquadrata poco nitida. Con ingrandimenti superiori a 10x, in genere si utilizza un treppiedi per avere il monocolo stabile e un’osservazione chiara e dettagliata.

Se al contrario sei alla ricerca di un’osservazione più panoramica e meno dettagli da inquadrare, scegli un ingrandimento minore.

DIAMETRO DELLE LENTI

Il secondo numero dopo la x indica il diametro della lente obiettivo espresso in millimetri che determina la quantità di luce raccolta e la dimensione del campo visivo. Questa caratteristica è importante in condizioni di scarsa luce come ad esempio durante il tramonto o il crepuscolo.

Maggiore diametro delle lenti = Maggiore luminosità e dettagli visibili = Maggior peso del monocolo

Più le lenti sono grandi, più risulterà pesante il monocolo (o il binocolo). Solitamente per i viaggi, le escursioni e le attività all’aria aperta sono indicati monocoli con diametri non oltre i 50 mm poiché sono leggeri e pratici da trasportare. Per il trekking e le osservazioni diurne, un diametro di 20 mm è sufficiente mentre per le osservazioni notturne, un diametro di 50 mm garantisce una maggior visibilità.

FACCIAMO UN ESEMPIO

Qual è la differenza fra un monocolo 10×42 mm e un 12×50 mm?

Nel primo caso abbiamo un monocolo con potere di ingrandimento fino a 10 volte e con un diametro della lente dell’obiettivo di 42 mm. Nel secondo caso abbiamo un monocolo che ci consente di vedere 12 volte più vicino e con una lente dell’obiettivo di 50 mm.

Mettendo a paragone il diametro della lente dell’obiettivo, la seconda raccoglierà più luce e la dimensione del campo visivo sarà più ampia rispetto al primo. Per mantenere un’osservazione più stabile e nitida, nel secondo caso avremo bisogno di un treppiedi.

Conoscere cosa significano i numeri che compaiono sul monocolo non basta. Seguimi per scoprire altre caratteristiche importanti da tenere in considerazione.

Regolare la messa a fuoco – Monocolo professionale 12×50 mm

CAMPO VISIVO

Il campo visivo rappresenta l’area che puoi osservare con un monocolo (o un binocolo) a una distanza di 1000 metri (1 km) e può essere espresso sia in metri che in gradi.

Facciamo un esempio.

Nella scheda tecnica del nostro monocolo potrai leggere Campo visivo 122M / 1000 M, vuol dire che ad una distanza di 1 km, potrai osservare un campo di 120 metri.

Ti può capitare di leggere “Angolo visivo”, anche in questo caso ci riferiamo all’area che possiamo osservare con il monocolo ma stavolta espresso in gradi. Possiamo calcolarlo con una formula matematica dove il fattore 17,5 rappresenta il campo visivo in metri corrispondente ad un campo visivo di 1°.

  • Campo visivo a 1000 m = Angolo visivo in gradi x 17,5
  • Angolo visivo in gradi = Campo visivo a 1000 m / 17,5

Riprendiamo il nostro monocolo 12×50 mm con campo visivo 120 M / 1000 M ed applichiamo entrambe le formule per calcolare il campo visivo e l’angolo visivo.

  • Campo visivo a 1000 M = 6.85 x 17,5 = 120
  • Angolo visivo in gradi = 120 / 17,5 = 6.8°

Ricapitolando, il monocolo fornisce un campo visivo di 120 M / 1000 M e possiede 6.8° di campo.

L’ampiezza del campo visivo è inversamente proporzionale all’ingrandimento: un monocolo con 10x avrà un campo visivo maggiore di un monocolo 12x.

Minore ingrandimento = Maggiore campo visivo

PUPILLA D’USCITA

Un altro valore da tenere in considerazione quando si acquista un monocolo è la pupilla d’uscita espressa in millimetri che indica il diametro del fascio di luce che raggiunge l’occhio.

Pupilla d’uscita = Diametro della lente / Ingrandimento

Prendiamo il nostro monocolo 12×50, la pupilla d’uscita sarà 4.5 (50 / 12). Un valore nella norma che garantisce immagini diurne nitide e immagini buone in condizione di scarsa luce.

Scopriamo il perché.

La pupilla d’uscita è un parametro da tenere in considerazione poiché dovrebbe essere larga almeno quanto la pupilla del nostro occhio, che varia dai 2 mm in piena luce ai 7mm in condizione di scarsa luce.

Maggiore pupilla d’uscita = Maggiore trasmissione della luce = Immagini più luminose

Ora è tutto più chiaro, per le osservazioni notturne, dipende tutto dai valori riportati nella scheda tecnica. La prossima volta che leggi il valore della pupilla d’uscita, puoi farti un’idea se il monocolo è adatto anche alle osservazioni al crepuscolo o al tramonto.

ESTRAZIONE PUPILLARE

L’estrazione pupillare è diversa dalla pupilla d’uscita, anche se apparentemente i termini possono sembrare sinonimi. L’estrazione pupillare è la distanza fra gli occhi e la lente del monocolo e varia dai 5 ai 20 millimetri.

A cosa serve conoscere questo valore?

È importante soprattutto per chi porta gli occhiali per capire in grandi linee se quel modello può adattarsi. Quando indossiamo gli occhiali, gli occhi sono più distanti dalla lente e si rischia di perdere l’immagine. Se la distanza fra gli occhi e la lente (ovvero l’estrazione pupillare) è superiore ai 17 mm, vuol dire che anche in caso di occhiali, il monocolo permetterà di vedere lo stesso campo visivo.

Maggiore estrazione pupillare = Migliore osservazione con gli occhiali

L’estrazione pupillare ideale per coloro che portano gli occhiali è di 20 mm ed è perfetta anche per una visione a occhio nudo in modo da osservare in modo nitido battendo liberamente le ciglia.

Il nostro monocolo ad esempio, ha un’estrazione pupillare di 20 mm e attraverso la rotellina di aggiustamento diottrico è possibile regolare la messa a fuoco in base alla propria miopia.

TIPI DI LENTI

Le lenti utilizzate per i monocoli e i binocoli possono essere realizzate in:

Plastica. Sono apprezzate per la resistenza agli urti durante gli sport estremi. Le immagini prodotte hanno una qualità minore, di conseguenza il prezzo è inferiore.

Vetro. Sono utilizzate maggiormente in monocoli e binocoli professionali. Producono immagini di qualità e il prezzo è più alto. Il vetro riflette la luce che entra dall’esterno ma questo fenomeno viene minimizzato attraverso un trattamento antiriflesso sulla lente. Si utilizzano sigle inglesi per distinguere i diversi tipi di trattamento per una migliore trasmissione della luce e assicurano immagini nitide:

  • C (Coated): Le lenti esterne sono state rivestite di un solo strato di antiriflesso
  • MC (Multi Coated): Le lenti esterne sono state rivestite di più strati di trattamento antiriflesso che offre una migliore trasmissione della luce;
  • FC (Fully Coated): Sia i prismi all’interno del monocolo che le lenti esterne sono state rivestite di uno strato di trattamento antiriflesso;
  • MFC (Multi Fully Coated): Sia i prismi all’interno del monocolo che le lenti esterne sono state rivestite da più strati di trattamento antiriflesso per una migliore trasmissione della luce e una maggiore protezione delle lenti da acqua, umidità, graffi e urti accidentali.

I trattamenti multistrato FC e MFC sono superiori a quelli con un singolo strato e influiscono anche sul costo maggiore del monocolo e del binocolo.

COME RICONOSCERE UN MONOCOLO PROFESSIONALE?

Oltre ad ingrandire oggetti e soggetti distanti, la qualità di un monocolo professionale si differenzia non solo nel prezzo un po’ più alto, ma anche nelle caratteristiche che ti garantiscono una visione nitida e brillante. Fra le più comuni troviamo:

  • Lenti con rivestimento multistrato e trattamento antiriflesso
  • Riempimento in azoto fra una lente e l’altra per non creare appannamento
  • Regolazione diottrica per osservazioni con o senza occhiali
  • Messa a fuoco regolabile
  • Rivestimento impermeabile e antiscivolo
  • Eventuali funzionalità aggiuntive che lo rendono versatile (es. torcia o laser)
  • Accessori inclusi tra cui treppiede

MIGLIOR MONOCOLO NON E’ UN CRITERIO DI VALUTAZIONE

Su internet leggo spesso frasi del tipo “Il miglior binocolo” “Il monocolo più potente”. Mi chiedo, in base a cosa un monocolo o un binocolo possono definirsi “migliori” o “potenti”?

Ti svelo un segreto: Non esiste un criterio oggettivo per stabilire a priori quale sia lo strumento ideale per te.

Ogni osservazione necessita di un ingrandimento adeguato e deve tener conto di tanti punti:

  • Dimensione degli oggetti e dei soggetti da osservare
  • Peso e grandezza dello strumento
  • Tipo di utilizzo: professionale, amatoriale, diurno, notturno
  • Eventuale presenza di accessori (es. copriobiettivi, custodia, treppiedi)
  • Fascia di prezzo

La prossima volta che ti capiterà di leggere una scheda tecnica, oltre a sapere cosa significano i numeri sul monocolo o sul binocolo, saprai anche distinguere un modello professionale da uno giocattolo. Ma passiamo ora ai consigli pratici per osservare come professionisti.

Agganciare il supporto treppiedi – Monocolo professionale 12×50 mm

I CONSIGLI PRATICI DEGLI ESPERTI

Maggiore ingrandimento = Maggior peso = Maggiore affaticamento del braccio = Maggiori vibrazioni

E quindi com’è possibile avere una visione più ferma e dettagliata?

I supporti portatili come ad esempio il monopiede o il treppiede sono sicuramente la soluzione migliore per ridurre le vibrazioni della mano. Un treppiedi pieghevole e di piccole dimensioni, può rendere la tua osservazione piacevole e nitida.

Ora sicuramente ti starai chiedendo: “E se non ho a disposizione un supporto come faccio?”

Basta pensare alle posizioni che assumono i fotografi professionisti quando scattano a mano libera: stringendo i gomiti al petto per limitare i movimenti dei muscoli delle braccia, appoggiandosi su una superficie dura (es. su un tavolo, uno steccato o una roccia) oppure appoggiando il bordo dell’obiettivo a un muro o a un albero.

COME LEGGERE UNA SCHEDA TECNICA IN MODO SEMPLICE

Riassumiamo tutti i punti che abbiamo visto in questa guida per leggere una scheda tecnica professionale e scegliere il monocolo adatto.

  • Ingrandimento. Il primo numero indica di quante volte le immagini risultano vicine. Ad esempio un 12×50 mm indica un ingrandimento di 12 volte.
  • Diametro delle lenti. Il secondo numero indica il diametro della lente frontale espresso in millimetri che determina la quantità di luce raccolta e la dimensione del campo visivo. Nel nostro esempio la lente è grande 50 mm.
  • Campo visivo. Rappresenta l’area che puoi osservare con un monocolo (o un binocolo) a una distanza di 1000 metri (1 km). Un campo visivo di 122M / 1000 M, vuol dire che ad una distanza di 1 km, potrai osservare un campo di 120 metri. Da tenere in considerazione se si vogliono avere osservazioni ampie, come ad esempio durante gli eventi sportivi.
  • Pupilla d’uscita. Indica il diametro del fascio di luce (e di conseguenza la luminosità) che raggiunge l’occhio e il valore varia dai 2 ai 7 mm.
  • Estrazione pupillare. È la distanza fra gli occhi e la lente del monocolo e varia dai 5 ai 20 millimetri. Valore importante da considerare soprattutto per chi indossa gli occhiali.
  • Tipi di lenti. Le lenti in vetro possono avere uno o più strati di trattamento antiriflesso. Un maggiore numero di strati assicurano una visione più nitida.

Non ci sono più segreti nelle schede tecniche di monocoli e binocoli. Pur non provandolo personalmente, ora sai cosa significano i numeri che compaiono sul monocolo e conosci tutte le caratteristiche da tenere in considerazione per acquistare un modello che faccia al caso tuo. Ora tocca a te! Dai uno sguardo al nostro monocolo professionale 12 x 50 mm.

Regalati osservazioni nitide e luminose da immortalare con il tuo smartphone grazie al supporto universale incluso nella confezione.

La spedizione è gratuita in Italia e riceverai:

  • Monocolo professionale 12 x 50 mm,
  • Supporto adattabile per smartphone,
  • Treppiede regolabile,
  • Custodia con aggancio,
  • Laccio per polso,
  • Manuale d’uso.

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