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Il trekking e l’escursionismo sono attività che si svolgono all’aria aperta. Anche se possono sembrare la stessa cosa, in realtà ci sono differenze nella durata, nel tipo di percorso, nell’intensità e nello spirito con cui si approcciano le due attività. Quali sono le differenze fra trekking ed escursionismo?

Guardiamole da vicino.

Cosa significa escursionismo?

Il vocabolario Treccani definisce l’escursionismo come l’attività delle escursioni esercitata in modo sistematico sia in montagna sia altrove, con carattere turistico, a scopo ricreativo, o per promuovere lo sviluppo fisico e culturale.

Possiamo immaginare l’escursionismo come una versione più breve e più facile del trekking. Non ci sono linee guida chiare sulla durata: c’è chi parla di escursioni giornaliere e chi di escursioni di qualche giorno. Ciò che contraddistingue l’escursionismo è lo scopo: si tratta di una passeggiata di piacere e di relax per godere la natura, apprezzarne la bellezza e vivere il tempo libero. Spesso i sentieri sono facilmente percorribili e per questo motivo è richiesta una minima pianificazione e poca attrezzatura ma scelta con cura.

Cosa significa trekking?

Il termine trekking, secondo la definizione del vocabolario Treccani, è entrato in uso per indicare viaggi o spostamenti a piedi di più giorni, in massima parte su sentieri o carovaniere, in zone per lo più montuose e non servite da altre vie di comunicazione.

Si tratta di un termine di origine africana che può essere tradotto come “tirare”, “viaggiare”. Già dall’etimologia del nome è facile intuire un tipo di attività impegnativa che richiede uno spostamento di una certa durata e una camminata per lunghe distanze attraverso aree naturali.

A differenza dell’escursionismo, il trekking è un attività che si svolge su percorsi più impegnativi, come ad esempio su sentieri tracciati di montagna, e percorsi non raggiungibili con mezzi di trasporto. Il trekking è una camminata più lunga che può durare anche diverse settimane. Essendo maggiormente impegnativa, richiede attrezzatura specifica come ad esempio bastoncini, tenda, sacco a pelo, kit pronto soccorso e scorte di cibo.

Nel trekking l’ambiente svolge un ruolo importante: percorsi, dislivelli, condizioni climatiche, approvvigionamento di cibo, tutto contribuisce a mettere alla prova la resistenza fisica e mentale e per questo motivo richiede una buona preparazione per affrontare sfide continue.

Cosa significa alpinismo?

Quando si pensa al trekking e all’escursionismo, viene spesso in mente un’altra attività: l’alpinismo. Citando la definizione di Wikipedia, l’alpinismo è una disciplina sportiva basata sul superamento delle difficoltà incontrate durante la scalata di una montagna (pendio e/o parete), con l’ascesa che può avvenire su roccia, neve, ghiaccio o percorsi misti, utilizzando anche tecniche di arrampicata su roccia o su ghiaccio.

Si tratta di un’attività che coinvolge il raggiungimento di vette ad alta quota. Oltre a un’adeguata preparazione fisica e tecnica, è anche necessaria una buona conoscenza dell’ambiente di montagna.

È decisamente l’attività più impegnativa fra le tre menzionate finora dato che si possono le difficoltà legate alle condizioni ambientali e meteorologiche sono maggiori (es. altitudine, dislivelli, presenza di ghiaccio e neve, esposizione alle variazioni meteorologiche, sforzo psicofisico prolungato, ecc..).

In questo caso è fondamentale avere abbigliamento tecnico, calzature adeguate ed attrezzatura specifica per l’arrampicata come corde, piccozze, caschi, ecc.

Quali sono le differenze fra escursionismo e trekking?

Abbiamo visto che le due attività sono piuttosto simili, entrambe coinvolgono il movimento e l’esplorazione. Quindi riassumiamo quali sono le differenze fra trekking ed escursionismo.

• Durata. L’escursionismo è un’attività più breve rispetto al trekking: di solito si tratta di un paio d’ore o di una giornata. Il trekking, al contrario, ha una durata maggiore e comprende anche qualche pernottamento.

• Intensità. L’escursionismo di solito si svolge su sentieri prestabiliti, ampi e con pendenze moderate. Il trekking, al contrario, è un’attività più intensa che spesso si svolge su terreni diversi e il percorso può avere vari dislivelli.

• Preparazione fisica e resistenza. Per fare escursionismo non è necessaria una specifica preparazione fisica poiché i percorsi sono generalmente adatti a tutti. Durante il trekking di più giorni, invece, può capitare di percorrere terreni differenti ed incontrare eventuali dislivelli che coinvolgono uno sforzo fisico maggiore. In entrambi i casi la fase della pianificazione è fondamentale.

• Attrezzatura. Trattandosi entrambe di uscite nella natura, l’attrezzatura è piuttosto simile sia per l’escursionismo che per il trekking (ad esempio abbigliamento appropriato, scarpe comode, zaino adatto, bastoncini da trekking, snack). La differenza è che, se si fa trekking, è probabile che si rimanga sui sentieri per più tempo e si percorrano terreni differenti. Per questo motivo è necessario portare con sé dispositivi di localizzazione (es. GPS, mappe, bussole), attrezzatura per trascorrere la notte (es. sacco a pelo, tenda), attrezzatura da campeggio e scorte di cibo. Abbiamo preparato un elenco completo di cosa portare per un cammino di più giorni.

Come puoi notare le differenze fra trekking ed escursionismo sono date dalla durata dell’attività, dall’intensità e dallo spirito con cui si approccia. Che si tratti di escursioni giornaliere oppure di trekking di più giorni, alla base dell’attrezzatura c’è lo zaino. Non uno qualunque, ma un modello che sia adatto a te.

Abbiamo preparato una guida che ti aiuterà a scegliere lo zaino adatto alla tua attività e le caratteristiche da tenere in considerazione. Hai in programma un’escursione breve o un percorso ricco di sfide? Prendi spunto dalla nostra guida e preparati per la prossima avventura!

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